TUTTE QUESTE COSE IO TI DARร, SE PROSTRANDOTI MI ADORERAI
- Emilio Mordini
- 5 lug
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๐๐ฒ ๐ฟ๐ฒ๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ถ ๐ป๐ผ๐๐๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ป ๐บ๐๐น๐๐ถ๐บ๐ถ๐น๐ถ๐ฎ๐ฟ๐ฑ๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ผ ๐ฎ๐บ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ต๐ฎ๐ป๐ป๐ผ ๐๐ผ๐น๐น๐ฒ๐๐ฎ๐๐ผ ๐นโ๐ฒ๐ป๐ป๐ฒ๐๐ถ๐บ๐ฎ ๐ฝ๐ผ๐น๐ฒ๐บ๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐๐๐ด๐น๐ถ ๐ฒ๐ฐ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ต๐ฒ๐๐๐ฎ, su "๐ญ๐ข ๐จ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ฏ๐ถ๐ฐ๐ท๐ข ๐ฆ ๐ช ๐ด๐ถฬ๐ฃ๐ช๐ต๐ช ๐จ๐ถ๐ข๐ฅ๐ข๐จ๐ฏ๐ชโ e sullโ โ๐ฐ๐ณ๐จ๐ฐ๐จ๐ญ๐ช๐ฐ ๐ฆ ๐ฅ๐ช๐ด๐ฎ๐ช๐ด๐ถ๐ณ๐ขโ che li guida. Questione antica, di cui si trova traccia giร nellโ Atene del quinto secolo per non citare un filone letterario che va da Marziale a Petronio, da Boccaccio a Balzac, sino a certi deliziosi ritratti della Roma degli anni Cinquanta di Ennio Flaiano.
๐๐ผ ๐๐ฝ๐ผ๐๐ฎ๐น๐ถ๐๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฒ๐ณ๐ณ ๐๐ฒ๐๐ผ๐ ๐ฒ ๐๐ฎ๐๐ฟ๐ฒ๐ป ๐ฆ๐ฎ๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ๐ ๐ป๐ผ๐ป ๐ต๐ฎ, ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ผฬ, ๐๐ผ๐น๐ผ ๐ฟ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ฑ๐ถ๐๐ผ ๐น๐ฎ ๐พ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ๐น๐น๐ฒ ma le ha dato nuova linfa. Allโevento non si imputa unicamente lo sfarzo eccessivo, lโostentazione di ricchezza e potere smisurato, ma unโesaltazione del denaro e del suo potere di soddisfare ogni desiderio: โ๐๐ช ๐ฏ๐ถ๐ฐ๐ท๐ฐ ๐ช๐ญ ๐ฅ๐ช๐ข๐ท๐ฐ๐ญ๐ฐ ๐ญ๐ฐ ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ฅ๐ถ๐ด๐ด๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ด๐ฆฬ ๐ด๐ฐ๐ฑ๐ณ๐ข ๐ถ๐ฏ ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ข๐ญ๐ต๐ช๐ด๐ด๐ช๐ฎ๐ฐ ๐ฆ ๐จ๐ญ๐ช ๐ฎ๐ฐ๐ด๐ต๐ณ๐ฐฬ ๐ต๐ถ๐ต๐ต๐ช ๐ช ๐ณ๐ฆ๐จ๐ฏ๐ช ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ฅ๐ฐ ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ญ๐ข ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ฐ ๐จ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ช๐ข ๐ฆ ๐จ๐ญ๐ช ๐ฅ๐ช๐ด๐ด๐ฆ: ยซ๐๐ถ๐ต๐ต๐ฆ ๐ฒ๐ถ๐ฆ๐ด๐ต๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ด๐ฆ ๐ช๐ฐ ๐ต๐ช ๐ฅ๐ข๐ณ๐ฐฬ, ๐ด๐ฆ, ๐ฑ๐ณ๐ฐ๐ด๐ต๐ณ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ฐ๐ต๐ช, ๐ฎ๐ช ๐ข๐ฅ๐ฐ๐ณ๐ฆ๐ณ๐ข๐ชยปโ (Mt 4, 8-9).
๐จ๐ป ๐ป๐ผ๐๐ผ ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ต๐ถ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐๐ฒ๐น๐ฒ๐๐ถ๐๐ถ๐๐ผ ๐ต๐ฎ ๐ฎ๐น๐น๐ฒ๐ฟ๐๐ฎ๐๐ผ ๐ถ ๐ด๐ฒ๐ป๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ โ๐ฒ๐ถ๐ฆ๐ด๐ต๐ฐ ๐ฎ๐ข๐ต๐ณ๐ช๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ช๐ฐ ๐ฆฬ ๐ช๐ญ ๐ฑ๐ฆ๐จ๐จ๐ช๐ฐ๐ณ๐ฆ ๐ฆ๐ด๐ฆ๐ฎ๐ฑ๐ช๐ฐ ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ฑ๐ฐ๐ด๐ด๐ช๐ข๐ฎ๐ฐ ๐ฅ๐ข๐ณ๐ฆ ๐ข๐ช ๐จ๐ช๐ฐ๐ท๐ข๐ฏ๐ช, ๐ฑ๐ฆ๐จ๐จ๐ช๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐ค๐ฐ๐ด๐ชฬ ๐ฏ๐ฐ๐ฏ ๐คโ๐ฆฬ ๐ฏ๐ช๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆโ e un commentatore che va per la maggiore si รจ abbandonato, sulle pagine del piรน diffuso quotidiano nazionale, a funeste riflessioni: โ(๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ฒ๐ถ๐ฆ๐ด๐ต๐ฐ ๐ฎ๐ข๐ต๐ณ๐ช๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ช๐ฐ) ๐ช๐ญ ๐ฑ๐ณ๐ช๐ฏ๐ค๐ช๐ฑ๐ช๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญโ๐ถ๐จ๐ถ๐ข๐จ๐ญ๐ช๐ข๐ฏ๐ป๐ข ๐ต๐ณ๐ข ๐จ๐ญ๐ช ๐ฆ๐ด๐ด๐ฆ๐ณ๐ช ๐ถ๐ฎ๐ข๐ฏ๐ช, ๐ง๐ข๐ต๐ช๐ค๐ฐ๐ด๐ข๐ฎ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ข๐ง๐ง๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ข๐ต๐ฐ ๐ข ๐ฑ๐ข๐ณ๐ต๐ช๐ณ๐ฆ ๐ฅ๐ข๐ญ๐ญ๐ข ๐ณ๐ช๐ท๐ฐ๐ญ๐ถ๐ป๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ข๐ฎ๐ฆ๐ณ๐ช๐ค๐ข๐ฏ๐ข ๐ฆ ๐ฅ๐ข ๐ฒ๐ถ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข ๐ง๐ณ๐ข๐ฏ๐ค๐ฆ๐ด๐ฆ, ๐ฐ๐ณ๐ฎ๐ข๐ช ๐ฏ๐ฐ๐ฏ ๐ท๐ข๐ญ๐ฆ ๐ฑ๐ช๐ถฬโ.
๐ฆ๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฎ ๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐๐ผ๐ฟ๐ป๐ฎ๐๐ถ ๐ฎ๐น๐นโ๐ฒ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ฎ ๐ถ๐ป ๐ฐ๐๐ถ ๐๐๐๐ฒ๐ฟ๐ผ ๐ฐ๐ถ๐๐ฎ๐๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐ป ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ถ๐ป๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐น๐ฎ ๐บ๐ฎ๐๐๐ถ๐บ๐ฎ di โ๐๐ข๐ด๐ช๐ญ๐ช๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐๐ฆ๐ด๐ข๐ณ๐ฆ๐ข, ๐๐ข๐ฅ๐ณ๐ฆ ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข ๐๐ฉ๐ช๐ฆ๐ด๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐๐ ๐ด๐ฆ๐ค๐ฐ๐ญ๐ฐ, ๐ณ๐ช๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ด๐ฐ ๐ฑ๐ฐ๐ช ๐ฅ๐ข ๐ด๐ข๐ฏ ๐๐ณ๐ข๐ฏ๐ค๐ฆ๐ด๐ค๐ฐ ๐ฅโ๐๐ด๐ด๐ช๐ด๐ช, ๐ค๐ฉ๐ฆ โ๐ช๐ญ ๐ฅ๐ฆ๐ฏ๐ข๐ณ๐ฐ ๐ฆฬ ๐ญ๐ฐ ๐ด๐ต๐ฆ๐ณ๐ค๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ญ ๐ฅ๐ช๐ข๐ท๐ฐ๐ญ๐ฐ", sentenza ricordata e fatta propria anche dallo scorso Pontefice (Discorso del Santo Padre Francesco ai rappresentati della confederazione cooperative italiane -Sabato, 28 febbraio 2015).
๐๐ต๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ต๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฝ๐ผ๐ฟ๐๐ถ ๐น๐ฎ ๐ณ๐ฒ๐น๐ถ๐ฐ๐ถ๐๐ฎฬ, ๐ฐ๐ฒ ๐น๐ผ ๐ฟ๐ถ๐ฐ๐ผ๐ฟ๐ฑ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ๐ฟ๐ฏ๐ถ, ๐บ๐ฎ๐๐๐ถ๐บ๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ด๐ด๐ฒ๐๐๐ฎ, sentenze filosofiche, racconti morali diffusi in ogni cultura ed epoca. ร veritร inconcussa che nudi siamo usciti dal ventre materno e nudi torneremo alla terra, che โ๐ญ๐ฆ ๐ค๐ช๐ต๐ต๐ขฬ ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ช๐ณ๐ข๐ฏ๐ฏ๐ฐ, ๐ช ๐ฑ๐ข๐ญ๐ข๐ป๐ป๐ช ๐ด๐ค๐ฐ๐ฎ๐ฑ๐ข๐ณ๐ช๐ณ๐ข๐ฏ๐ฏ๐ฐ, ๐ญ๐ฐ ๐ด๐ต๐ฆ๐ด๐ด๐ฐ ๐จ๐ญ๐ฐ๐ฃ๐ฐ ๐ด๐ช ๐ฅ๐ช๐ด๐ด๐ฐ๐ญ๐ท๐ฆ๐ณ๐ขฬ, ๐ฏ๐ถ๐ญ๐ญ๐ข ๐ณ๐ช๐ฎ๐ข๐ณ๐ณ๐ขฬ, ๐ต๐ถ๐ต๐ต๐ฐ ๐ด๐ท๐ข๐ฏ๐ช๐ณ๐ขฬโ e le ricchezze sono destinate a essere divorate dalla tignola. Eppure, resta, sottile, un dubbio a scombinare ogni certezza. Perchรฉ non sono mai i ricchi โ tranne che negli apologhi morali โ a lamentarsi della vanitร della ricchezza? Perchรฉ ogni volta che sentiamo una persona affermare che โ๐ญ๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ด๐ฆ ๐ฑ๐ช๐ถฬ ๐ช๐ฎ๐ฑ๐ฐ๐ณ๐ต๐ข๐ฏ๐ต๐ช ๐ฅ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข ๐ท๐ช๐ต๐ข ๐ฏ๐ฐ๐ฏ ๐ด๐ช ๐ค๐ฐ๐ฎ๐ฑ๐ณ๐ข๐ฏ๐ฐ ๐ค๐ฐ๐ฏ ๐ช๐ญ ๐ฅ๐ฆ๐ฏ๐ข๐ณ๐ฐโ si tratta sempre di qualcuno che non possiede il denaro per provarci? Comunque, non perdiamoci in queste domande un po' maliziose e concentriamoci su cose piรน serie. A cosa serve il denaro, se non a donare la felicitร ?
๐๐น ๐ฑ๐ฒ๐ป๐ฎ๐ฟ๐ผ ๐ฑ๐ผ๐๐ฟ๐ฒ๐ฏ๐ฏ๐ฒ ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ ๐๐ผ๐ฑ๐ฑ๐ถ๐๐ณ๐ฎ๐ฟ๐ฒ, ๐๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ด๐ถ๐๐๐๐ถ๐๐ถ๐ฎ, ๐ฏ๐ถ๐๐ผ๐ด๐ป๐ถ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ถ: โ๐๐ญ ๐ฎ๐ฆ๐ณ๐ค๐ข๐ต๐ฐ, ๐ด๐ฆ ๐ค'๐ฆฬ ๐ง๐ช๐ฅ๐ถ๐ค๐ช๐ข ๐ณ๐ฆ๐ค๐ช๐ฑ๐ณ๐ฐ๐ค๐ข ๐ฆ ๐จ๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ณ๐ข๐ญ๐ช๐ป๐ป๐ข๐ต๐ข, ๐ฆฬ ๐ญ'๐ช๐ด๐ต๐ช๐ต๐ถ๐ป๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ฆ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ฐ๐ฎ๐ช๐ค๐ข ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ฎ๐ฆ๐ต๐ต๐ฆ ๐ญ'๐ช๐ฏ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ต๐ณ๐ฐ ๐ต๐ณ๐ข ๐ญ๐ฆ ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ด๐ฐ๐ฏ๐ฆ, ๐ช๐ฏ ๐ฒ๐ถ๐ข๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ฐ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ข๐ต๐ฐ๐ณ๐ช ๐ฆ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ฐ๐ฎ๐ช๐ค๐ช ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ถ๐ต๐ช๐ญ๐ช๐ป๐ป๐ข๐ฏ๐ฐ ๐ช๐ญ ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ต๐ณ๐ข๐ต๐ต๐ฐ ๐ค๐ฐ๐ฎ๐ฆ ๐ณ๐ฆ๐จ๐ฐ๐ญ๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ช ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ฐ ๐ณ๐ข๐ฑ๐ฑ๐ฐ๐ณ๐ต๐ช ๐ฆ ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ด๐ค๐ข๐ฎ๐ฃ๐ช๐ข๐ฏ๐ฐ ๐ฃ๐ฆ๐ฏ๐ช ๐ฆ ๐ด๐ฆ๐ณ๐ท๐ช๐ป๐ช ๐ต๐ณ๐ข ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ฐ ๐ง๐ถ๐ฏ๐จ๐ช๐ฃ๐ช๐ญ๐ช, ๐ฑ๐ฆ๐ณ ๐ด๐ฐ๐ฅ๐ฅ๐ช๐ด๐ง๐ข๐ณ๐ฆ ๐ช ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ฐ ๐ฃ๐ช๐ด๐ฐ๐จ๐ฏ๐ช ๐ฆ ๐ฅ๐ฆ๐ด๐ช๐ฅ๐ฆ๐ณ๐ชโ (Benedetto XVI, Caritas in Veritate).
๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ๐๐๐ถ๐ป๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ๐ถ๐๐ผ๐ด๐ป๐ถ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ถ ๐ป๐ฎ๐๐ฐ๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฟ๐ฒ๐ฐ๐ถ๐ฎ ๐ฐ๐น๐ฎ๐๐๐ถ๐ฐ๐ฎ (๐น๐ฎ ๐๐ถ ๐ฟ๐ถ๐๐ฟ๐ผ๐๐ฎ, ๐๐ฒ๐ฝ๐ฝ๐๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป ๐ฎ๐ฐ๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ถ ๐ฑ๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ, ๐ถ๐ป ๐ฃ๐น๐ฎ๐๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒ ๐ถ๐ป ๐๐ฟ๐ถ๐๐๐ผ๐๐ฒ๐น๐ฒ) e si sviluppa nellโambito della prima sofistica allโinterno del dibattito tra legge di natura (physis) e leggi umane (nomos). In questo contesto nasce anche la contrapposizione tra bisogni necessari, naturali (mangiare, bere, dormire, avere un riparo dalle intemperie, etc.) e bisogni artificiali, superflui (praticamente, tutti gli altri). Questa dicotomia avrร un ruolo centrale nel pensiero ellenistico, in particolare nello stoicismo e nellโepicureismo, quando acquisterร un valore prevalentemente morale che, come tale, fu trasmesso anche alla filosofia cristiana.
๐โ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฎ๐๐๐๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฏ๐ถ๐๐ผ๐ด๐ป๐ถ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ถ ๐ป๐ฎ๐๐ฐ๐ฒ, ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฐ๐ฒ, ๐ป๐ฒ๐น ๐ฆ๐ฒ๐๐๐ฒ-๐ข๐๐๐ผ๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ผ con la nuova economia politica. Bisogni e desideri vengono presi in considerazione e distinti soprattutto per analizzare il mercato, cioรจ, individuare le scelte dei consumatori, prevenirle e indirizzarle. Nascono teorie di vario tipo: da quelle decisamente orientate al marketing a quelle di contenuto piรน filosofico-politico, che distinguono tra bisogni โprimariโ e โsecondariโ, โveriโ e โfalsiโ, โnaturaliโ e โindottiโ; e cosรฌ via. Sino a giungere alle ideologie anticonsumistiche degli anni 1960 e alla teorizzazione della decrescita economica e industriale da parte dellโeconomista e filosofo francese Serge Latouche.
๐๐น๐ถ ๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ถ ๐๐บ๐ฎ๐ป๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐ผ๐ฑ๐ฑ๐ถ๐๐ณ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฒ ๐๐๐ฒ๐๐๐ฒ ๐ป๐ฒ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ถ๐๐ฎฬ ๐ฒ๐น๐ฒ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฟ๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฐ๐๐ถ ๐น๐ผ๐๐๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐๐๐๐ฒ ๐น๐ฒ ๐ฎ๐น๐๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ฟ๐ฒ๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฒ ๐๐ถ๐๐ฒ๐ป๐๐ถ: cibo, riparo dalle intemperie, difesa dai nemici, salute, prole e simili. Ma questi bisogni nellโuomo non sono un ottuso dirigersi istintuale verso ciรฒ che รจ utile alla vita, ma intenzioni, cioรจ il risultato di una scelta e di una volontร : in altre parole, sono desideri. Gli esseri umani non hanno bisogni ma solo desideri, tantโรจ vero che gli uomini possono scegliere anche di non soddisfarli.
๐๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ป๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฎ๐ฝ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ผ๐ฑ๐ฑ๐ถ๐๐ณ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ป ๐ฏ๐ถ๐๐ผ๐ด๐ป๐ผ, cioรจ unโimmagine e una storia, che si fondano con altre immagini e bisogni: non esistono desideri isolati, ma ogni desiderio รจ simbolo anche di altri. Nel 1958, uscรฌ un film inglese di un qualche successo: ๐๐ค๐ฆ ๐๐ฐ๐ญ๐ฅ ๐ช๐ฏ ๐๐ญ๐ฆ๐น (โBirra ghiacciata ad Alessandria - Pattuglia disperataโ nella versione italiana). La trama era molto semplice: nel 1942, nel deserto libico, un gruppetto di soldati e infermiere inglesi cerca di raggiungere la propria base ad Alessandria d'Egitto, sfuggendo allโesercito tedesco. Un viaggio impossibile, senza mezzi, senza acqua, senza medicine, tormentato da una sete perenne e da un caldo intollerabile. Il capitano Anson, che guida la piccola pattuglia, decanta a tutti un locale ad Alessandria dove si beve, a sua detta, una meravigliosa birra ghiacciata. Ogni qualvolta il gruppetto deve affrontare unโavversitร o un pericolo, Anson ripete il suo racconto, che si arricchisce ogni volta di piรน particolari invitanti. Cosรฌ, poco alla volta, tutti sognano il momento in cui saranno ad Alessandria. Sarร proprio quel miraggio โ il locale si rivelerร alla fine un qualsiasi bar e la birra non sarร affatto cosรฌ gelata โ a dare la forza a quei pochi uomini e donne di salvarsi.
๐ก๐ผ๐ป ๐ต๐ผ ๐๐ฒ๐ด๐๐ถ๐๐ผ ๐น๐ฒ ๐๐ถ๐ฐ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐บ๐ฎ๐๐ฟ๐ถ๐บ๐ผ๐ป๐ถ๐ผ ๐๐ฒ๐ป๐ฒ๐๐ถ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐ป๐ณ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ผ ๐บ๐ถ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ๐๐๐ฎ๐ป๐ผ. Psichiatri, commentatori e altri vecchi saputi, che hanno discettato di eccessi e smodatezza e ridato vita allโantica distinzione tra bisogni e desideri, lo hanno preso invece con grande serietร , come se un Jeff Bezos qualsiasi potesse gareggiare conTrimalcione o con i signori rinascimentali italiani. Ben altre cose ha visto Venezia che un miliardario americano vestito in smoking per il suo matrimonio; qualche pacchianata, in unโepoca che certo non brilla per il buon gusto, la si puรฒ ben tollerare.
๐ ๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฎ, ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฐ๐ฒ, ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ผ ๐บ๐ฎ๐๐ฟ๐ถ๐บ๐ผ๐ป๐ถ๐ผ, ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐บ๐ผ๐น๐๐ถ ๐ฎ๐น๐๐ฟ๐ถ ๐ฒ๐๐ฒ๐ป๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฒ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ฎ, sia stato sconsolatamente simile a un cinegiornale dellโIstituto Luce durante il fascismo. Faceva venire in mente una โbirra ghiacciata ad Alessandriaโ piรน che il ๐๐ข๐ญ๐ญ๐ฐ ๐ช๐ฏ ๐๐ช๐ข๐ฏ๐ค๐ฐ ๐ฆ ๐๐ฆ๐ณ๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐๐ณ๐ถ๐ฎ๐ข๐ฏ ๐๐ข๐ฑ๐ฐ๐ต๐ฆ. Non si รจ trattato della cronaca di una sfrenatezza ma del racconto di un desiderio inventato da alcuni giornalisti, commentatori e moralisti per convincere altri poveri diavoli, tra cui siamo tutti noi, ad attraversare il deserto. Solo che nel film si capiva lo scopo di quella marcia forzata, oggi questo senso pare sfuggire: si cammina perchรฉ si deve andare, dove perรฒ nessuno lo sa o se lโรจ scordato. Siamo un mondo precipitato nellโoblio. Preghiamo il Signore non tanto perchรฉ ci salvi dal denaro ma perchรฉ ci ridia la memoria.
๐๐ข๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ฏ๐ต๐ฆ, ๐ด๐ฐ๐ฏ ๐ต๐ถ๐ด ๐ฉ๐ถ๐ฆ๐ญ๐ญ๐ข๐ด ๐ฆ๐ญ ๐ค๐ข๐ฎ๐ช๐ฏ๐ฐ, ๐บ ๐ฏ๐ข๐ฅ๐ข ๐ฎ๐ข๐ด, ๐ค๐ข๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ฏ๐ต๐ฆ, ๐ฏ๐ฐ ๐ฉ๐ข๐บ ๐ค๐ข๐ฎ๐ช๐ฏ๐ฐ,๐ด๐ฆ ๐ฉ๐ข๐ค๐ฆ ๐ค๐ข๐ฎ๐ช๐ฏ๐ฐ ๐ข๐ญ ๐ข๐ฏ๐ฅ๐ข๐ณ.
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