Emilio Mordini

feb 102 min

GLI STRUMENTI DELLA BUONA CURA

๐—ค๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐—ฒฬ€ ๐—ถ๐—น ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐˜‡๐—ผ ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฑ๐—ฒ๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฐ๐—ผ ๐—ฎ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฏ๐—ถ ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐—น๐—ถ ๐—ฒ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—น๐—ผ๐—ฟ๐—ผ ๐—ฐ๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ.

๐—ก๐—ฒ๐—น ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ผ ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฑ๐—ฒ๐—ผ (https://fb.watch/q7kYpXIDtC/) ๐—ต๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐˜๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฎ ๐—ถ๐—ป๐˜๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ถ๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ "๐—ฏ๐˜‚๐—ผ๐—ป๐—ฎ ๐—ฐ๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ": la buona cura ha come suo obiettivo ridare o dare al malato tutta la ricchezza della sua interioritร . Le malattie mentali e psicologiche - dalle piรน "lievi" alle piรน gravi - sono abbastanza diverse dalle altre malattie, in cui si puรฒ (semplificando) considerare che ci sia un organo o un'apparato malati e che "funzionino male". I disturbi psicologici nascono dalla complessitร  dell'animo umano e riguardano sempre l'intera persona, non un singolo organo o funzione.

๐—ก๐—ฒ๐—น ๐˜€๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฑ๐—ฒ๐—ผ (https://fb.watch/q7kVH1Nc8Q/) ๐—ต๐—ผ ๐˜€๐—ฝ๐—ถ๐—ฒ๐—ด๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฎ ๐˜€๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฏ๐—ฏ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜€๐—ถ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ (๐—ฎ๐—น๐—บ๐—ฒ๐—ป๐—ผ ๐—ผ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ) ๐—น๐—ฎ ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ: ci sono intere librerie dedicate a tale questione. La mia risposta รจ una risposta pratica, senza pretese di risolvere problemi filosofici o scientifici: la mente non รจ che il nome che noi diamo all'essere umano vivente considerato da una particolare angolazione. Questa angolazione รจ il suo essere in relazione con il mondo, il suo "agire e patire", cioรจ cambiare gli altri e l'ambiente attorno a sรฉ ed essere cambiato dalla proprie percezioni e interazioni con il mondo. I disturbi mentali altro non sono che forme di "malattia" del nostro modo di "agire e patire", della nostra relazione con il mondo (sia il mondo presente qui e ora, sia quello che portiamo dentro nella nostra memoria).

๐—œ๐—ป ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐˜‡๐—ผ ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฑ๐—ฒ๐—ผ, ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ถ ๐—บ๐—ฒ๐˜‡๐˜‡๐—ถ, ๐—ฑ๐—ฒ๐—ด๐—น๐—ถ ๐˜€๐˜๐—ฟ๐˜‚๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ๐—ฎ๐—บ๐—ผ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ ๐—ถ๐—ป๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ป๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ, in particolare distinguo tra i mezzi che modificano indirettamente il nostro rapporto con il mondo e quelli che, invece, lo modificano direttamente. Tra questi accenno a quelli che, secondo me, sono i due strumenti fondamentali per la guarigione, quelli che possono permettere di percepire la bellezza e il mistero del mondo. Se la malattia mentale รจ sempre, in un qualche modo, un disturbo della nostra relazione con il mondo (sia quello presente ora e qui, sia quello che si รจ stratificato per mezzo della memoria dentro di noi e in continuazione rievochiamo consciamente e inconsciamente) allora non si potrร  mai parlare di โ€œrelazione sanaโ€ se il malato non riesce a percepire in modo il meno distorto possibile le due caratteristiche essenziali del mondo: la sua immensa bellezza e il suo profondo mistero.

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