ยซ๐๐ข ๐ท๐ช๐ต๐ข ๐ด๐ช ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ค๐ฆ๐ฅ๐ฆ ๐ฐ๐จ๐จ๐ช ๐ช๐ฏ ๐ค๐ข๐ฎ๐ฃ๐ช๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐ฅ๐ฐ๐ญ๐ฐ๐ณ๐ฆ ๐ฆ ๐ฑ๐ข๐ถ๐ณ๐ขยป (๐๐ฆฬ๐ฅ๐ฐ๐ณ ๐๐ช๐ค๐ฉ๐ข๐ช๐ญ๐ฐ๐ท๐ช๐ค ๐๐ฐ๐ด๐ต๐ฐ๐ฆ๐ท๐ด๐ฌ๐ช๐ซ - ๐ ๐ฅ๐ฆ๐ฎ๐ฐ๐ฏ๐ช, ๐๐ข๐ณ๐ต๐ฆ 1, ๐๐ข๐ฑ. ๐๐ฆ๐ณ๐ป๐ฐ, ๐๐๐๐)
๐ค๐๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ๐ด๐๐ฒ ๐ถ๐ฑ๐ฒ๐ฎ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐๐ป ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ ๐๐ฐ๐ฟ๐ถ๐๐๐ผ ๐พ๐๐ฎ๐น๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฒ๐๐๐ถ๐บ๐ฎ๐ป๐ฎ ๐ณ๐ฎ dal titolo โ๐๐ฉ๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ดโ๐ฆฬ ๐ญ๐ข ๐ฅ๐ฆ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ด๐ด๐ช๐ฐ๐ฏ๐ฆ?โ (https://www.facebook.com/share/oyVsJkaJGirjEkr4/). In quellโarticolo, concludevo dicendo che sempre piรน mi andavo convincendo che al fondo di tutti i disturbi psicologici e psichiatrici vi fosse uno stesso nucleo di sofferenza composto da paura e dolore. Si trattava di unโidea non nuova, che in me nasceva, tuttavia, da semplici osservazioni cliniche. Vorrei ora approfondire quelle riflessioni, focalizzando lโattenzione sul sentimento della paura. In un prossimo, terzo, articolo mi ripropongo di fare lo stesso per il dolore.
๐๐ฎ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐๐ฒ๐บ๐ฝ๐น๐ถ๐ฐ๐ฒ ๐ฒ ๐ฐ๐น๐ฎ๐๐๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ณ๐ถ๐ป๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ โ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎโ ๐ฒฬ ๐พ๐๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ณ๐ผ๐ฟ๐ป๐ถ๐๐ฎ ๐ฑ๐ฎ ๐๐ฟ๐ถ๐๐๐ผ๐๐ฒ๐น๐ฒ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฃ๐ผ๐ฒ๐๐ถ๐ฐ๐ฎ: โ๐ญ๐ข ๐ด๐ฐ๐ง๐ง๐ฆ๐ณ๐ฆ๐ฏ๐ป๐ข ๐ฑ๐ฆ๐ณ ๐ถ๐ฏ ๐ฎ๐ข๐ญ๐ฆ ๐ช๐ฎ๐ฎ๐ช๐ฏ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ฆ ๐ช๐ฏ๐ฆ๐ญ๐ถ๐ฅ๐ช๐ฃ๐ช๐ญ๐ฆโ. In realtร , non tutti i mali che generano paura sono ineludibili. A volte il male appare evitabile o, perlomeno, mitigabile: in questi casi la paura si accompagna a progetti di fuga o di difesa. Si puรฒ reagire alla paura anche esibendo un sentimento opposto, ad esempio una spavalderia esagerata. A volte tutte queste reazioni tendono a presentarsi insieme nella stessa persona, generando un caratteristico stato di agitazione e confusione.
๐๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฒฬ, ๐ฑ๐๐ป๐พ๐๐ฒ, ๐ถ๐น ๐๐ฒ๐ป๐๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ป๐ฎ๐๐ฐ๐ฒ ๐ฎ๐๐๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฝ๐ฎ๐๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป ๐บ๐ฎ๐น๐ฒ. In altre parole, รจ evocata dallโanticipazione di un male nel nostro pensiero. Qui si apre unโinteressante questione alla quale, perรฒ, non risponderรฒ in questa sede: perchรฉ gli esseri umani occupano lโattesa del male rappresentandolo e soffrendolo in anticipo? Che senso ha un comportamento cosรฌ irrazionale e โmasochistaโ? Se fosse essenzialmente un comportamento preparatorio al pericolo โ come รจ stato suggerito โ come mai il suo effetto nellโuomo รจ spesso paralizzante e non finalizzato a una risposta efficace, come invece accade negli animali?
๐ฉ๐ผ๐ฟ๐ฟ๐ฒ๐ถ ๐ผ๐ฟ๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐น๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐บ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ฐ๐๐ถ ๐๐ถ ๐ต๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ. La prima questione รจ capire se vi sia modo di decidere se e quando una paura รจ congrua e se si possa mai definire la giusta proporzione tra gravitร del male ed entitร della paura. La risposta รจ negativa: non cโรจ modo per stabilire quando e quanto sia giusto e proporzionato avere paura. Ciascuno di noi valuta in modo diverso cosa sia per lui male e in che misura lo sia. La distinzione che si fa tra paure razionali e irrazionali, motivate e immotivate, รจ basata principalmente sullโopinione della maggioranza, cioรจ su ciรฒ che ogni epoca e gruppo sociale insegnano che si debba temere.
๐๐ฎ ๐๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฒฬ ๐๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ฏ๐ฏ๐ฎ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ณ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ ๐ฎ๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป ๐ผ๐ด๐ด๐ฒ๐๐๐ผ. Aristotele dice che si teme un male, quindi parrebbe di sรฌ. Tuttavia, esistono situazioni in cui la paura non ha apparentemente alcun oggetto: sono gli stati che si chiamano comunemente di ansia o angoscia, che differiscono dalla paura di cui abbiamo sinora parlato perchรฉ chi le prova non sa dire con precisione il male che teme. Chiamo ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ญ la paura semplice, quella con un oggetto riconoscibile, e ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ la paura che non ha a prima vista un oggetto.
๐โ๐ฒ๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฐ๐น๐ถ๐ป๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ฑ๐ถ๐บ๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฎ๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฎ๐น๐นโ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ด๐ถ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ, ๐ฐ๐ถ๐ผ๐ฒฬ ๐ฑ๐ฒ๐น๐นโ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฎ ๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐นโ๐ฎ๐ป๐ด๐ผ๐๐ฐ๐ถ๐ฎ, si trova un male determinato che, perรฒ, la persona cerca di non vedere. In altre parole, lโansia รจ la paura di un male che non si vorrebbe pensare, anche se, evidentemente, lo si pensa lo stesso. In definitiva, la ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ รจ una ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ๐ญ in cui la consapevolezza del male รจ stata, come dicono gli psicoanalisti, rimossa. La ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ proprio perchรฉ รจ avvertita come una minaccia misteriosa e inevitabile, tende a trasformarsi in terrore oppure in resa al male. Il terrore รจ quello che normalmente si definisce โpanicoโ o โcrisi di panicoโ, mentre la resa al male รจ ciรฒ che comunemente si chiama โdepressioneโ. Panico e depressione sono, dunque, due possibili sbocchi dellโansia. Cโรจ poi un terzo, eventuale, esito: il malato trova un oggetto sostitutivo da temere. Chiamo questo esito ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ.
๐๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ ๐ฝ๐๐ผฬ ๐๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐บ๐ผ๐น๐๐ผ ๐๐ถ๐บ๐ถ๐น๐ฒ ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ญ, ma ne differisce in modo sostanziale perchรฉ รจ un sintomo, cioรจ non รจ la paura originaria ma un suo sostituto. La ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ serve a mantenere lontano dalla coscienza il male a cui non si vuole pensare, evitando, allo stesso tempo, che il timore per qualcosa di ignoto si trasformi in panico o depressione, due dellโesperienze piรน distruttive che un essere umano possa fare.
๐ ๐บ๐ฎ๐น๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐๐๐ถ ๐ฑ๐ฎ๐น๐น๐ฎ ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐พ๐๐ฎ๐๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐ฝ๐ฟ๐ฒ ๐๐ฐ๐ฒ๐น๐๐ถ ๐ป๐ฒ๐น ๐ฟ๐ฒ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ๐ฟ๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฒ ๐๐ถ๐ฝ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฐ๐๐น๐๐๐ฟ๐ฎ, non sono, quindi, paure strane, casomai la loro bizzarria sta nel loro essere eccessive e non dominabili attraverso il ragionamento. I testi di psichiatria riportano lunghi elenchi di queste paure stereotipate โ claustrofobia, agorafobia, zoofobia, etc. โ che differiscono tra loro soltanto per gli oggetti o le circostanze che incutono timore. Altre volte, nelle situazioni di maggiore destrutturazione mentale, la ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ assume connotati piรน illogici e bizzarri, con le caratteristiche di deliri agli esordi: paura che i propri organi interni vadano in putrefazione, paura che i propri pensieri siano noti alle persone, paura di essere controllati a distanza e cosรฌ via.
๐๐ผ ๐ฐ๐ฟ๐ฒ๐ฑ๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐๐ฒ๐พ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐๐ถ ๐๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ต๐ถ ๐๐ฒ๐บ๐ฝ๐ฟ๐ฒ, cioรจ che la ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ sia sempre preceduta dalla ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ e che questa a sua volta nullโaltro sia che una ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ญ il cui oggetto รจ stato rimosso dalla coscienza. Il legame tra ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ญ e ๐ฎ, tuttavia, non รจ quasi mai evidente perchรฉ la gran parte delle volte la paura iniziale (quella destinata a diventare inconscia) risale alla primissima infanzia e passa del tutto inosservata. Anche la fase dellโansia senza oggetto cosciente, la ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ, puรฒ sfuggire alla diagnosi, soprattutto se non dร origine a forme troppo evidenti di panico o di depressione. Le persone, spesso, si vergognano a chiedere aiuto, cercano di curarsi da sole o si affidano a un medico di base che di solito si limita a rassicurarle e prescrivere un tranquillante. Cosรฌ, il piรน delle volte il malato si rivolge a uno specialista solo quando si presentano i sintomi della ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ, cioรจ ansie relative a una paura specifica (che si verifichi una qualche disgrazia, che un proprio caro abbia un incidente, che qualcuno si ammali, etc.) oppure fobie strutturate o paure connesse a idee deliranti. La ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฏ, se non รจ curata bene, ha poi anchโessa una sua evoluzione, ma ne parlerรฒ in un prossimo articolo. Altre volte, invece, la ๐ฃ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฎ รจ ingovernabile sin da subito e allora il malato chiede aiuto per le crisi di panico o per i segni di una seria depressione (senso di disperazione, pensieri di morte, difficoltร crescente a prendere cura di sรฉ, etc.).
๐ฅ๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ผ๐ฟ๐ฎ ๐๐ป๐ฎ ๐ฑ๐ผ๐บ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฎ, ๐น๐ฎ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐ฑ๐ถ๐ณ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ถ๐น๐ฒ: ๐ฑ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ป๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฒฬ ๐น๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฑ๐ฎ ๐ฐ๐๐ถ ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ด๐ถ๐ป๐ฎ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐๐ฒ๐พ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ต๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐๐ฐ๐ฟ๐ถ๐๐๐ผ? La maggior parte delle paure non si trasforma in malattia ma solo quelle in cui la consapevolezza dellโoggetto temuto รจ rimossa. Per quale ragione un determinato male diventa cosรฌ intollerabile alla coscienza da rimuoverlo?
๐ก๐ฒ๐น๐นโ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ โ๐๐ต๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐โ๐ฒฬ ๐น๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ?โ ๐ฎ๐๐ฎ๐ป๐๐ฎ๐๐ผ ๐นโ๐ถ๐ฝ๐ผ๐๐ฒ๐๐ถ che โ pur nella grande varietร delle storie personali - questo male โimpensabileโ fosse in qualche modo riconducibile alla solitudine. Avevo specificato che, con tale termine, non intendevo lโesperienza dellโisolamento e neppure quella di sentirsi abbandonati, non amati, privi di calore umano. Tutte queste evenienze possono essere molto dolorose (e, in condizioni estreme, lโisolamento puรฒ condurre a vere e proprie malattie fisiche oltre che mentali) ma non mi riferivo a esse. Piuttosto, parlando di solitudine pensavo alla situazione in cui ci si sente soli perchรฉ abbiamo perso ogni interesse per gli altri: non si prova amore, affetto o simpatia per nessuno e nulla sembra piรน legarci ai nostri simili, se non, a volte, un sordo rancore e un senso di ingiustizia subita.
๐ค๐๐ฒ๐๐๐ผ ๐๐ถ๐ฝ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐๐ผ๐น๐ถ๐๐๐ฑ๐ถ๐ป๐ฒ โ ๐ฐ๐ฎ๐ฟ๐ฎ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ถ๐๐๐ถ๐ฐ๐ฎ, ๐ฎ ๐๐ผ๐น๐๐ฒ, ๐ฑ๐ฒ๐ด๐น๐ถ ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฎ๐ป๐ถ โ si sviluppa a partire da sentimenti di crescente diffidenza, invidia, avarizia e rabbia, diretti allโinizio solo verso alcune persone ma che poi, piano piano, finiscono per coinvolgere lโintera sfera sociale del soggetto. Ostilitร e risentimento giungono a creare un vero deserto emotivo entro cui lo sventurato o la sventurata, alla fine, precipitano. ร la tremenda solitudine con cui si presenta al lettore ๐๐ฃ๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ป๐ฆ๐ณ ๐๐ค๐ณ๐ฐ๐ฐ๐จ๐ฆ, nel ๐๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฐ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ก๐ฎ๐๐ฎ๐น๐ฒ di Dickens. Credo che questa solitudine sia anche quella di cui si fa esperienza nei primi mesi e anni di vita e che costituisce il modello di ciรฒ che, da quel momento in poi, rimarrร il terrore piรน profondo per tutti gli esseri umani.
๐ ๐ถ ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐พ๐๐ฎ๐ป๐๐ผ ๐ต๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฝ๐๐ผฬ ๐ฎ๐ฝ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐ถ๐ฟ๐ฒ ๐ฏ๐ถ๐๐๐ฎ๐ฟ๐ฟ๐ผ, tanto sembra lontana questa solitudine dalla condizione di un bambino piccolo, che appare totalmente aperto alla vita. In parte questo รจ anche vero, ma solo in parte. Proprio questa grande apertura alla vita e alla relazione, sommata a una naturale debolezza fisica rispetto agli adulti e ai bambini piรน grandi, mette ogni bimbo in una condizione di grande vulnerabilitร . Infatti, mai come nella prima infanzia, un essere umano puรฒ ricevere le piรน cocenti delusioni e terribili frustrazioni da chi ha accanto, senza avere la minima possibilitร nรฉ difendersi nรฉ di reagire. Si tratta di accadimenti quasi sempre inevitabili e del tutto insignificanti dal punto di vista degli adulti (un gesto un poโ brusco, qualche attimo di ritardo nel prestare attenzione, un rumore che allarma, un sapore sgradito, etc.) ma di grande impatto sul bambino perchรฉ sono le sue prime delusioni e frustrazioni.
๐๐ถ ๐ณ๐ (๐ฒ ๐ถ๐ป ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐๐ฒ ๐ฐโ๐ฒฬ ๐ฎ๐ป๐ฐ๐ผ๐ฟ๐ฎ) ๐๐ป๐ฎ ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฒ ๐ฑ๐ถ๐๐ฐ๐๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ, ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐ฎ๐ป๐ฎ๐น๐ถ๐๐๐ถ, ๐ฐ๐น๐ถ๐ป๐ถ๐ฐ๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ฟ๐ถ ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ถ sullโorigine e la natura di queste esperienze dolorose precoci; parlarne ora, perรฒ, esula, del tutto dagli scopi di questo articolo. Certo รจ che, tra le molte cose che un bambino impara nei primi mesi e anni di vita e probabilmente giร nella vita intrauterina, cโรจ anche la sofferenza psichica. Tutto questo non sarebbe neppure un male, poichรฉ dolore e paura fanno inevitabilmente parte della vita: il guaio รจ che, insieme a questi, il bambino impara anche a odiare.
๐ก๐ผ๐ป ๐ฐ๐ถ ๐๐ผ๐ป๐ผ, ๐ผ๐๐๐ถ๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ, ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ ๐ผ ๐ฑ๐ถ๐บ๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐น๐ฎ ๐ฐ๐ฎ๐ฝ๐ฎ๐ฐ๐ถ๐๐ฎฬ ๐ฑ๐ถ ๐ผ๐ฑ๐ถ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐๐ถ๐ฎ ๐ฎ๐ฝ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐ฎ e non sia originaria quanto quella di amare, addentrarsi in questa discussione aprirebbe un capitolo immenso e non arriverebbe, ovviamente, a nessuna conclusione. Fatto sta che il bambino reagisce con rabbia alle delusioni e frustrazioni che incontra. Il problema รจ, perรฒ, che queste delusioni e frustrazioni gli sono inflitte proprio dagli esseri umani che lo circondano, quelli che costituiscono per lui la totalitร del mondo, che lui ama e che lo accudiscono.
๐ก๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฎ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ, ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ฎ๐ฏ๐ฏ๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐ฏ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ป๐ผ ๐ฒฬ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐๐๐๐๐ผ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ผ๐๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ฎ ๐ณ๐ฎ๐ฟ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐บ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฎ๐ด๐น๐ถ ๐ฎ๐ฑ๐๐น๐๐ถ (al massimo torturerร i genitori con i suoi strilli) ma innesca proprio quel tremendo sentimento di solitudine di cui ho parlato pocโanzi. La rabbia tende a distruggere i legami dโamore, la rottura di questi legami genera la percezione di esclusione (che รจ, in realtร , autoesclusione), lโesclusione a sua volta provoca le prime sensazioni di invidia. Allo stesso tempo, il bambino โsenteโ che il suo amore non รจ stato ricambiato: da questa esperienza impara, quindi, anche lโavarizia, cioรจ la necessitร di difendersi dal rischio che si corre ogni volta che si dona qualcosa di proprio agli altri. Da questo momento, รจ nata anche per lui la solitudine.
๐ค๐๐ฒ๐๐๐ถ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ต๐ผ ๐๐ถ๐ป๐๐ฒ๐๐ถ๐๐๐ฎ๐๐ผ ๐ถ๐ป ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฟ๐ถ๐ด๐ต๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ผ๐ป๐ผ ๐๐ถ๐ฐ๐๐ฟ๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ถ๐ป ๐ป๐๐บ๐ฒ๐ฟ๐ผ๐๐ฒ ๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ๐๐ฒ ๐๐๐ฐ๐ฐ๐ฒ๐๐๐ถ๐๐ฒ e sono il risultato di un insieme complessissimo di eventi che accadono nella mente dellโinfante. Credo che nessun essere umano abbia potuto mai evitarli, anche se la loro relativa drammaticitร e impatto sul carattere e salute mentale varia da persona a persona. Nella gran parte delle persone, questa prima esperienza viene del tutto superata, ma il suo insegnamento non sarร mai completamente dimenticato: lโessere umano ha ora imparato ad aver paura della propria rabbia e dei mostri che ha dentro, soprattutto del deserto di livida e disperata solitudine che questi possono creare nel suo cuore.
๐ฆ๐ฎ๐ฟ๐ฎฬ ๐น๐ฎ ๐๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ด๐น๐ถ ๐๐ผ๐ฟ๐ป๐ฒ๐ฟ๐ฎฬ, ๐ฏ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ป๐ผ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐ด๐ฟ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐น๐น๐ผ, quando sarร lasciato da solo al buio, sarร la paura che lo potrร cogliere, anche da adulto, avventurandosi in un bosco di notte. Sarร , alla fine, la paura priva di oggetto in cui potrร un giorno precipitare e chiamerร ansia. Poi, forse, dirร , a sรฉ stesso e al medico, di aver paura dei luoghi chiusi o degli incidenti, dell'infarto o del COVID: in realtร avrร sempre solo unโaltra, antica, paura.
๐โ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฎ, ๐ฎ๐บ๐ถ๐ฐ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐บ๐ถ ๐น๐ฒ๐ด๐ด๐ฒ๐๐ฒ, ๐ป๐ผ๐ป ๐ฒฬ โ๐๐ผ๐ณ๐ณ๐ฒ๐ฟ๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐๐ป ๐บ๐ฎ๐น๐ฒ ๐ถ๐บ๐บ๐ถ๐ป๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ฒ ๐ถ๐ป๐ฒ๐น๐๐ฑ๐ถ๐ฏ๐ถ๐น๐ฒโ ma per il male, imminente e ineludibile, โ๐ช๐ญ ๐ฅ๐ช๐ข๐ท๐ฐ๐ญ๐ฐ, ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ค๐ฐ๐ฎ๐ฆ ๐ญ๐ฆ๐ฐ๐ฏ๐ฆ ๐ณ๐ถ๐จ๐จ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ ๐ท๐ข ๐ช๐ฏ ๐จ๐ช๐ณ๐ฐ ๐ค๐ฆ๐ณ๐ค๐ข๐ฏ๐ฅ๐ฐ ๐ค๐ฉ๐ช ๐ฅ๐ช๐ท๐ฐ๐ณ๐ข๐ณ๐ฆโ (Pt.1, 5,8).
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