IL SABOTATORE INTERNO
- Emilio Mordini

- 2 ago
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๐ฅ๐ถ๐ฐ๐ผ๐ฟ๐ฑ๐ฎ๐๐ฒ ๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐๐ฎ๐ป๐๐ถย ๐๐ผ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐น๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐น๐ฒ๐ด๐ป๐ผ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฐ๐ฎ๐น๐๐ฎ๐๐ฎ๐ป๐ผ ๐ถ ๐ฐ๐ผ๐ป๐๐ฎ๐ฑ๐ถ๐ป๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฉ๐ฎ๐ป ๐๐ผ๐ด๐ต?๐๐ฒ ๐๐๐ฒ๐๐๐ฒ ๐ฐ๐ฎ๐น๐๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฒ ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐๐ฎ๐๐ฒ ๐ฑ๐ฎ๐ด๐น๐ถ ๐ผ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐น๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฎ๐๐ฎ๐ป๐ผ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ป๐ฎ๐๐ฐ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ถ๐ป๐ฑ๐๐๐๐ฟ๐ถ๐ฎ. Era anche il tempo delle prime ribellioni contro lโautomazione e le condizioni di lavoro in fabbrica: la rabbia si esprimeva spesso gettando negli ingranaggi delle macchine quei pesanti zoccoli, che si incastravano nei meccanismi e li danneggiavano irreversibilmente. Quegli zoccoli, che si chiamavano in francese ๐ด๐ข๐ฃ๐ฐ๐ต, diedero il nome a una protesta che fu detta, appunto, โsabotaggioโ. Sono passati piรน di due secoli e noi continuiamo a usare sabotaggio e sabotatore per indicare azioni, portate a termine per lo piรน di nascosto, per danneggiare beni, attrezzature e bloccare attivitร .
๐๐น๐น'๐ถ๐ป๐ถ๐๐ถ๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐ด๐น๐ถ ๐ฎ๐ป๐ป๐ถ ๐ญ๐ต๐ฎ๐ฌ, ๐น๐ผ ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐ฎ๐ป๐ฎ๐น๐ถ๐๐๐ฎ ๐๐ฐ๐ผ๐๐๐ฒ๐๐ฒ ๐ฅ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฑ ๐๐ฎ๐ถ๐ฟ๐ฏ๐ฎ๐ถ๐ฟ๐ป ๐ฐ๐ผ๐ป๐ถ๐ผฬ ๐นโ๐ฒ๐๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ โ๐๐ฎ๐ฏ๐ผ๐๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผโ ๐ฟ๐ถ๐ณ๐ฒ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ผ๐๐ถ ๐ฎ ๐๐ป๐ฎ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ che, a suo dire, aveva come obiettivo sabotare i nostri progetti e piani. In effetti รจ esperienza comune il poter commettere errori che a posteriori ci appaiono incomprensibili o essere colpiti da improvvise e inspiegabili inibizioni che fanno fallire un nostro progetto. Non si tratta di semplici atti mancati, o lapsus, di cui aveva giร parlato Freud. Come quelli, anche questi atti di autosabotaggio sono indubbiamente lโespressione di forze che albergano nel nostro inconscio ma, a differenza di lapsus e atti mancati, lโautosabotaggio sembra seguire una regia piรน precisa: in altre parole, se ne intuisce, pur misteriosa, una finalitร complessiva, un obiettivo finale.
๐ ๐๐ผ๐น๐๐ฒ ๐ฟ๐ถ๐ด๐๐ฎ๐ฟ๐ฑ๐ฎ๐ป๐ผ ๐น๐ฒ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฒ ๐๐ฐ๐ฒ๐น๐๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐๐ฎ: ๐พ๐๐ฎ๐ป๐๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐๐ถ๐ฐ๐๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐น๐ฎ ๐น๐ผ๐ฟ๐ผ ๐๐ผ๐ฐ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฎ๐ฟ๐๐ถ ๐ฎ ๐๐ป๐ฎ ๐๐ฟ๐ฎ๐ป๐พ๐๐ถ๐น๐น๐ฎ ๐ฒ๐๐ถ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ di studio e, invece, per una ragione o per lโaltra, gli accadimenti e le scelte sbagliate le spingono sempre in direzione contraria? Altre volte si tratta di quelle poche ma preziose soddisfazioni che la vita offre: unโamicizia sincera, un amore da tempo cercato, un riconoscimento professionale meritato; ma, anche qui, allโultimo istante, un ritardo insensato, una parola che si ferma nella gola o, al contrario, che esce di bocca inopinata, giungono a rovinare tutto. Non sempre questi autosabotaggi producono veri disastri (รจ facile che, nell'umiliazione dellโistante, il malato enfatizzi le conseguenze dei propri errori) ma sempre lasciano dietro di sรฉ una sensazione di frustrazione che diventa, di giorno in giorno, sempre piรน difficile da sopportare. Come darsi pace di fronte allโidea di essere i sabotatori di sรฉ stessi, i principali artefici del fallimento di ciรฒ che piรน ci stava a cuore?
๐๐ฒ ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ด๐ถ๐ป๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น โ๐๐ฎ๐ฏ๐ผ๐๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฒโ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ ๐๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฑ๐ผ๐ป๐ผ ๐ป๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐ป๐ผ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐บ๐ถ๐๐๐ถ๐บ๐ฎ ๐ถ๐ป๐ณ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฎ, ๐พ๐๐ฎ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ถ๐น ๐ป๐ฒ๐ผ๐ป๐ฎ๐๐ผ ๐ฒ ๐ถ๐น ๐ฏ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ป๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ต๐ถ ๐บ๐ฒ๐๐ถ iniziano a cercare di mettere ordine nel caos di emozioni e sentimenti, positivi e negativi, che li attraversano. Capace di attimi straordinari di gioia e felicitร e di altrettanto profondi momenti di rabbia e disperazione, il bebรจ deve imparare a governare non solo le proprie reazioni ma a fronteggiare anche quelle degli adulti, per lui a volte del tutto imprevedibili e incomprensibili. Fairbairn, e come lui molti altri psicoanalisti, erano convinti che la prima necessitร del bambino fosse mettere ordine nei propri sentimenti, separare le tenebre dalla luce, il male dal bene.
๐๐ป๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ฒ ๐ถ ๐ด๐ฒ๐ป๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ถ ๐ฎ๐บ๐ฎ๐ป๐ผ ๐ถ๐น ๐ฏ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ป๐ผ, ๐ฒฬ ๐พ๐๐ฎ๐๐ถ ๐ถ๐บ๐ฝ๐ผ๐๐๐ถ๐ฏ๐ถ๐น๐ฒ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ถ๐น ๐ฝ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ ๐ป๐ผ๐ป ๐๐ถ ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐บ๐ฎ๐ถ ๐ถ๐ป๐ด๐ถ๐๐๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ ๐ฝ๐๐ป๐ถ๐๐ผ, ๐ฐ๐ผ๐๐๐ฟ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฎ๐ฑ ๐ฎ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ฒ, trascurato, trattato con freddezza, svalutato. Il bambino ha, perรฒ, bisogno di ritenersi al sicuro, e la sua sicurezza nasce solo dal pensare che i genitori (o, comunque, chi si prende cura di lui) gli vogliano bene e siano persone buone. Cosรฌ, secondo Fairbairn, quando un bambino ha una relazione troppo insoddisfacente con i genitori, tende a sentirsi lui stesso โcattivoโ per poter continuare invece a vedere โbuoniโ i genitori.
๐ค๐๐ฒ๐๐๐ถ ๐ฏ๐ฎ๐บ๐ฏ๐ถ๐ป๐ถ ๐๐ผ๐ป๐ผ โ๐ฝ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ผ๐น๐ถ ๐ฎ๐ด๐ป๐ฒ๐น๐น๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐๐ถ๐ผ, ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐ฝ๐ฟ๐ฒ๐ป๐ฑ๐ผ๐ป๐ผ ๐๐ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฒฬ ๐ถ ๐ฝ๐ฒ๐ฐ๐ฐ๐ฎ๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐บ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผโ: salvano lโimmagine interiore dei genitori, convincendosi di essere loro il problema, la persona cattiva che rende difficile la vita familiare. I โgenitori cattiviโ, perรฒ non scompaiono veramente dalla mente e dal ricordo ma rimangono nella memoria e nelle emozioni del bambino. I loro giudizi svalutanti, la loro freddezza e distanza emotiva, la loro incapacitร a esprimere affetti diventano una parte della personalitร del bambino, si trasformano in qualcosa che il piccolo pensa di sรฉ stesso. Nasce cosรฌ, secondo Fairbairn, il โsabotatore internoโ: una parte di sรฉ che ha fatto propri i messaggi negativi ricevuti, con lo scopo di salvare unโimmagine positiva (o, perlomeno, non troppo negativa) dei genitori.
๐๐น๐ฐ๐๐ป๐ถ ๐ฎ๐๐ฝ๐ฒ๐๐๐ถ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐๐ฎ๐ถ๐ฟ๐ฏ๐ฎ๐ถ๐ฟ๐ป ๐ป๐ผ๐ป ๐๐ผ๐ป๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐๐๐๐๐ผ ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ถ๐๐ถ๐๐ถ๐ฏ๐ถ๐น๐ถ, ๐บ๐ฎ ๐ป๐ผ๐ป ๐ฒฬ ๐พ๐๐ถ ๐ป๐ฒฬ ๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐ฑ๐ฒ ๐ป๐ฒฬ ๐ถ๐น ๐บ๐ผ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐ฑ๐ถ๐๐ฐ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ฒ. Non cโรจ dubbio, perรฒ, che egli riesca a cogliere con grande finezza alcuni sentimenti e pensieri della mente di malati, che si trovano condannati a convivere con una frase che risuona sempre nella loro testa: โ๐๐ฆ๐ช ๐ด๐ต๐ข๐ต๐ฐ ๐ด๐ท๐ฆ๐ณ๐จ๐ฐ๐จ๐ฏ๐ข๐ต๐ฐ, ๐ด๐ฆ๐ช ๐ถ๐ฏ ๐ฑ๐ฆ๐ณ๐ฅ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ฆ, ๐ฏ๐ฐ๐ฏ ๐ฎ๐ฆ๐ณ๐ช๐ต๐ช ๐ฅ๐ช ๐ท๐ช๐ท๐ฆ๐ณ๐ฆโ. Insuccesso, almeno in alcune aree della propria vita, e autocritica costante sono la compagnia quotidiana di queste persone. Il sabotatore interno non รจ, infatti, interessato a perseguire il fallimento di questa o quella specifica impresa, quando a portare il malato a odiare qualsiasi progetto di vita, desiderio, aspirazione alla felicitร . โ๐๐ฉ๐ฆ ๐ช๐ฏ๐ต๐ฆ๐ณ๐ฏ๐ข๐ญ ๐ด๐ข๐ฃ๐ฐ๐ต๐ฆ๐ถ๐ณ ๐ช๐ด ๐ต๐ฉ๐ฆ ๐ฆ๐ฏ๐ฆ๐ฎ๐บ ๐ฐ๐ง ๐ฉ๐ฐ๐ฑ๐ฆโ, si espressero lapidariamente due psicoanalisti americani negli anni 1980. Fallire รจ il modo in cui i malati si ribellano alla vita e, contemporaneamente, si puniscono per questa ribellione blasfema.
๐ฃ๐ฒ๐ฟ ๐๐ฝ๐ถ๐ฒ๐ด๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐นโ๐ผ๐ฟ๐ถ๐ด๐ถ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น โ๐๐ฎ๐ฏ๐ผ๐๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผโ, ๐๐ป ๐บ๐ถ๐ผ ๐ฎ๐ป๐๐ถ๐ฐ๐ผ ๐บ๐ฎ๐ฒ๐๐๐ฟ๐ผ ๐ฑ๐ถ ๐ฝ๐๐ถ๐ฐ๐ผ๐ฎ๐ป๐ฎ๐น๐ถ๐๐ถ, ๐ฆ๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฟ๐ผ ๐๐ถ๐ป๐ฑ๐ฟ๐ผ, raccontava il mito greco dello Spaventacavalli (Tarร xippos). Si narrava, dunque, in Olimpia, di un dรจmone โ il Tarร xippos - nascosto dietro lโultima curva del circuito, che faceva imbizzarrire i cavalli durante le corse dei carri, causando rovinose cadute, e spesso la morte, proprio dei concorrenti sul punto di vincere. Questo spirito, secondo alcuni, era lโanima di un eroe sepolto nei pressi di Olimpia. La versione piรน accreditata lo identificava, perรฒ, con il fantasma di Mirtilo.
๐๐น๐นโ๐ฒ๐ฝ๐ผ๐ฐ๐ฎ โ ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐บ๐ฎ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ถ ๐๐๐ฎ๐ฏ๐ถ๐น๐ถ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ผ ๐ถ ๐ด๐ถ๐ผ๐ฐ๐ต๐ถ ๐ผ๐น๐ถ๐บ๐ฝ๐ถ๐ฐ๐ถ โ ๐ฟ๐ฒ๐ด๐ป๐ฎ๐๐ฎ ๐๐ ๐พ๐๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ผ๐ป๐ฎ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ฟ๐ฒ๐ฐ๐ถ๐ฎ ๐ถ๐น ๐ฟ๐ฒ ๐๐ป๐ผ๐บ๐ฎ๐ผ. Costui, per via di una profezia nefasta, aveva deciso di sfidare i pretendenti della bellissima figlia Ippodamia in una corsa sui carri, decapitando chi di loro avesse perso. Giร dodici giovani erano morti cosรฌ, quando gli si presentรฒ Pelope, figlio di Tantalo e amante del dio Poseidone. Il giovane aveva astutamente chiesto lโaiuto di Mirtilo, auriga di Enomao, promettendogli la metร del regno se avesse tradito il suo signore. Mirtilo accettรฒ e manomise il cocchio del re, che si ribaltรฒ durante la gara, causando la morte di Enomao. Tuttavia, dopo la vittoria, Pelope ingannรฒ Mirtilo, e, invece di ricompensarlo, lo uccise precipitandolo in mare. Da quel momento, lo spirito di Mirtilo iniziรฒ a vagare attorno al campo di gara per terrorizzare, far rovinare nella polvere e uccidere il cavaliere che si apprestava a vincere. โ๐โ๐ช๐ฏ๐ค๐ฐ๐ฏ๐ด๐ค๐ช๐ฐ โ concludeva il mio vecchio psicoanalista - ๐ฆฬ ๐ถ๐ฏ๐ฐ ๐๐ฑ๐ข๐ท๐ฆ๐ฏ๐ต๐ข๐ค๐ข๐ท๐ข๐ญ๐ญ๐ช. ๐๐ฐ๐ฏ ๐ฆฬ ๐ด๐ฐ๐ญ๐ต๐ข๐ฏ๐ต๐ฐ ๐ฅ๐ฆ๐ฏ๐ต๐ณ๐ฐ ๐ฅ๐ช ๐ฏ๐ฐ๐ช. ๐๐ฐ๐ช ๐ด๐ฆ๐ฏ๐ต๐ช๐ข๐ฎ๐ฐ, ๐ด๐ฑ๐ฆ๐ด๐ด๐ฐ, ๐ฅ๐ช ๐ฆ๐ด๐ด๐ฆ๐ณ๐ฏ๐ฆ ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ฅ๐ข. ๐ฬ ๐ข๐ญ ๐ฏ๐ฐ๐ด๐ต๐ณ๐ฐ ๐ง๐ช๐ข๐ฏ๐ค๐ฐ: ๐ข๐ฎ๐ช๐ค๐ฐ ๐ฆ ๐ฏ๐ฆ๐ฎ๐ช๐ค๐ฐ; ๐ด๐ค๐ฐ๐ฏ๐ฐ๐ด๐ค๐ช๐ถ๐ต๐ฐ ๐ฆ๐ฅ ๐ช๐ฎ๐ฑ๐ณ๐ฆ๐ท๐ฆ๐ฅ๐ช๐ฃ๐ช๐ญ๐ฆ. ๐๐ถ๐ข๐ญ๐ค๐ฉ๐ฆ ๐ท๐ฐ๐ญ๐ต๐ข ๐ณ๐ช๐ถ๐ด๐ค๐ช๐ข๐ฎ๐ฐ ๐ข ๐ฅ๐ฐ๐ฎ๐ช๐ฏ๐ข๐ณ๐ญ๐ฐ, ๐ฎ๐ข ๐ข๐ญ๐ต๐ณ๐ฆ ๐ท๐ฐ๐ญ๐ต๐ฆ ๐ค๐ช ๐ด๐ฐ๐ฑ๐ณ๐ข๐ง๐ง๐ขฬ.โ
๐ฬ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ฒ๐๐๐ฎ๐ป๐๐ฒ ๐ป๐ผ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐บ๐ฒ ๐ถ๐น ๐บ๐ถ๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ผ ๐ฆ๐ฝ๐ฎ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐ฐ๐ฎ๐๐ฎ๐น๐น๐ถ ๐๐ถ ๐ณ๐ผ๐ป๐ฑ๐ถ ๐๐ ๐๐ป ๐ฑ๐ผ๐ฝ๐ฝ๐ถ๐ผ ๐๐ฟ๐ฎ๐ฑ๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐๐๐ถ๐ป๐ฎ๐๐ผ ๐ฎ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฝ๐ฒ๐๐๐ฎ๐ฟ๐๐ถ ๐ฎ๐น๐นโ๐ถ๐ป๐ณ๐ถ๐ป๐ถ๐๐ผ: lo spettro di Mirtilo รจ condannato a tradire per sempre il suo re, ma anche a vendicarsi per lโeternitร del tradimento subito da Pelope. Infatti, รจ abbastanza intuitivo che la rovina dei concorrenti sul filo dellโarrivo sia il ciclico ritornare di Mirtilo sul proprio crimine e, contemporaneamente, il tentativo di consumare una vendetta, sempre destinata a mancare il bersaglio, contro Pelope.
๐๐ผ๐๐ถฬ, ๐ฑ๐ถ๐ฒ๐๐ฟ๐ผ ๐ฎ๐น๐นโ๐ถ๐บ๐บ๐ฎ๐ด๐ถ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ฒ๐น ๐๐ฎ๐ฏ๐ผ๐๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฒ๐ฟ๐ป๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฒ๐ด๐ด๐ถ๐ฎ ๐๐ปโ๐ถ๐บ๐บ๐ฎ๐ด๐ถ๐ป๐ฒ ๐ฝ๐ถ๐ฬ ๐ถ๐ป๐พ๐๐ถ๐ฒ๐๐ฎ๐ป๐๐ฒ. Il sabotatore interno รจ quella parte di noi che si รจโ affezionataโ alla propria rabbia e solitudine, che non vuole rinunciare al desiderio di vendicarsi punendo, paradossalmente, anche sรฉ stessa. ร il piacere sottile di non provare piacere.
๐๐๐ฒ ๐ฝ๐ฎ๐ฟ๐ผ๐น๐ฒ, ๐ถ๐ป ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฐ๐น๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ, ๐๐๐น๐น๐ฎ ๐ฐ๐๐ฟ๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฐ๐ผ๐๐ถฬ ๐ฑ๐ผ๐น๐ผ๐ฟ๐ผ๐๐ฎ ๐ฒ ๐ถ๐ป๐๐ฎ๐น๐ถ๐ฑ๐ฎ๐ป๐๐ฒ ๐ฝ๐ฒ๐ฟ ๐น๐ฎ ๐พ๐๐ฎ๐น๐ถ๐๐ฎฬ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ถ๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ฐ๐ต๐ถ ๐ป๐ฒ ๐ฒฬ ๐๐ผ๐ณ๐ณ๐ฟ๐ฒ. La prima battaglia che bisogna intraprendere รจ proprio quella contro il sabotatore interno perchรฉ, sin dallโinizio del trattamento, questo seminerร trappole di ogni tipo per rendere impossibile la cura, porterร il paziente a pensare che si tratta di una sfida persa in partenza, lo convincerร che la terapia non รจ quella adatta al suo disturbo, gli suggerirร che la neutrale benevolenza del medico รจ un limite alla sua libertร e una forma indiretta di controllo.
๐ฆ๐ฒ ๐๐ถ ๐ฟ๐ถ๐๐๐ฐ๐ถ๐ฟ๐ฎฬ ๐ฎ ๐๐๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐พ๐๐ฒ๐๐๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ถ๐บ๐ฎ ๐ณ๐ฎ๐๐ฒ, ๐ถ๐น ๐น๐ฎ๐๐ผ๐ฟ๐ผ ๐ฝ๐ผ๐๐ฟ๐ฎฬ ๐ฝ๐ผ๐ถ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ฒ๐ฟ๐ฒ ๐ฎ๐ฏ๐ฏ๐ฎ๐๐๐ฎ๐ป๐๐ฎ ๐๐ฝ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐๐ฎ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ, ๐ฝ๐ผ๐ถ๐ฐ๐ต๐ฒฬ ๐๐ถ ๐๐ฟ๐ฎ๐๐๐ฎ ๐ฑ๐ถ ๐ฐ๐ฎ๐๐ถ, ๐ฐ๐ต๐ฒ, ๐ป๐ผ๐ฟ๐บ๐ฎ๐น๐บ๐ฒ๐ป๐๐ฒ, ๐ต๐ฎ๐ป๐ป๐ผ ๐๐ป๐ฎ ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ด๐ป๐ผ๐๐ถ ๐บ๐ผ๐น๐๐ผ ๐ฝ๐ผ๐๐ถ๐๐ถ๐๐ฎ. Se, invece, il sabotatore interno sarร piรน astuto o saprร sfruttare circostanze a lui particolarmente favorevoli, bisognerร rassegnarsi a vedere prima o poi partire il proprio paziente non guarito, ma pur sempre soddisfatto vincitore della sua ennesima sconfitta.





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