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Immagine del redattoreEmilio Mordini

PADRE NOSTRO

๐—Ÿ๐—ฎ ๐—ฟ๐—ถ๐˜ƒ๐—ผ๐—น๐˜‚๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐˜๐—ฒ๐—ฐ๐—ป๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ, ๐—บ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ, ๐˜€๐—ผ๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ฒ, ๐—ฝ๐—ผ๐—น๐—ถ๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฒ๐—ฑ ๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ผ๐—บ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—น๐˜‚๐—ผ๐—ด๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฏ๐—ฟ๐—ฎ ๐—บ๐—ถ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฒ ๐—ณ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜€๐—ถ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ€ ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ด๐—น๐—ถ ๐˜‚๐—ผ๐—บ๐—ถ๐—ป๐—ถ: la partenogenesi. I rapporti tra i sessi sono sempre stati retti, piรน che dallโ€™amore, dalla reciproca invidia e ostilitร . Lo stesso desiderio sessuale diviene spesso solo concupiscenza o puro strumento di dominio e oppressione reciproci. รˆ difficile, forse impossibile, risalire allโ€™origine di questo antagonismo che ha radici lontanissime: basti pensare che le iniziali tracce di culti religiosi basati sulla dea madre appaiono con i primi ritrovamenti che attestano gruppi di Homo Sapiens organizzati in comunitร , circa nel 42.000 a.C., in Medio-Oriente.


๐—ฆ๐—ถ๐—ป ๐—ฑ๐—ฎ๐—ด๐—น๐—ถ ๐—ฎ๐—น๐—ฏ๐—ผ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฐ๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ๐—น๐˜๐—ฎฬ€, ๐—น๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐—ฒ ๐—ต๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฐ๐—ฒ๐—ฝ๐—ถ๐˜๐—ผ ๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ผ๐—ป๐—ป๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ผ๐˜๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ฝ๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฏ๐—ฒ๐—ป ๐˜€๐˜‚๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ผ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฎ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—บ๐—ฎ๐˜€๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ, la cui superioritร  era limitata alla violenza e alla forza bruta. La donna, al contrario, era portatrice del mistero del ventre, della vita e della morte, del sangue e dei suoi legami, fino alla misteriosa sincronia tra corpo femminile e cicli astronomici. Forse giร  prima che le donne invidiassero il fallo maschile, i maschi hanno invidiato la potenza generatrice delle donne e il loro rapporto con le radici stesse di tutto ciรฒ che si genera e muore, in una parola, con la Natura.


๐—ก๐—ผ๐—ป ๐—ฒฬ€ ๐—พ๐˜‚๐—ถ๐—ป๐—ฑ๐—ถ ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐—ป๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐—ฐ๐—ฎ ๐—ถ๐—ป๐˜ƒ๐—ถ๐—ฑ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฎ๐—ฏ๐—ฏ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ผ๐—ป๐—ป๐—ฒ ๐—ฒ ๐˜‚๐—ผ๐—บ๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐—ฎ ๐—ณ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐—ฒ๐—ฟ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—น'๐—ฎ๐—ถ๐˜‚๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น'๐—ฎ๐—น๐˜๐—ฟ๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ผ: i maschi per emanciparsi dalle donne, le femmine per poter fare a meno dei maschi, anche se non del loro fallo. Questโ€™ultimo, infatti, staccato dal suo legittimo portatore, dimostra la sua natura di feticcio femminile giร  nelle prime rappresentazioni fittili del paleolitico superiore (40.000 a.C.). La donna divenne lโ€™amministratrice della sessualitร  maschile: controllando e decidendo le erezioni, potendo nascondere il proprio periodo fertile e potendosi accoppiare indipendentemente dal โ€œcaloreโ€. Questo processo non si svolse solo in termini simbolici: per millenni i sacerdoti dei culti della dea madre dovevano farsi evirare e ancora nei misteri greci si usavano piccoli falli come oggetti sacri che potevano essere maneggiati solo dalle donne.


๐—ข๐—ด๐—ด๐—ถ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ณ๐—ฎ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜€๐—ถ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐˜€๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐˜€๐—ฝ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฏ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ถ๐—ป ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ. ๐—ฆ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฒ ๐—บ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐—ฒ๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ถ, ๐—ฏ๐—ถ๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฐ๐—ถ. ๐˜€๐—ผ๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ถ ๐—ฒ ๐—น๐—ฒ๐—ด๐—ฎ๐—น๐—ถ, ๐—ฑ๐—ถ ๐—ด๐—ฒ๐—ป๐—ถ๐˜๐—ผ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜๐—ฎฬ€ โ€œ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฐ๐—ผ๐—ฏ๐—ฎ๐—น๐—ฒ๐—ป๐—ผโ€. La progressiva realizzazione di queste antichi sogni sta โ€œmaternizzandoโ€ in modo radicale il mondo della riproduzione umana, che diventa sempre piรน simile a quello degli insetti sociali. Una recente statistica afferma che piรน della metร  delle donne britanniche ritiene che i padri siano inutili in famiglia; allo stesso tempo le banche del seme stanno facendo sparire i padri-genitori. Proprio come tra i pesci, i maschi sono solo portatori di pacchetti di sperma da โ€œabbandonareโ€ in giro, qua e lร .


๐—”๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ-๐—ฝ๐—ฒ๐˜€๐—ฐ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—บ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ฎ๐—ฟ๐—ฟ๐—ถ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐˜€๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐—ฝ๐—ฝ๐—ผ๐—ป๐—ด๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐—ฎ ๐—บ๐—ผ๐—น๐˜๐—ถ ๐—บ๐—ถ๐—ฒ๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—น๐—ฒ๐—ด๐—ต๐—ถ ๐—ฝ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜€๐˜๐—ถ: alcuni di loro hanno fatto, addirittura, una vera professione del loro andare per ogni cittร  e paese a lamentarsi della triste fine dei padri. Cโ€™รจ in queste lamentazioni qualcosa di comico. Non mi riferisco tanto alle espressioni poco credibili dei loro volti (che portano a immaginare le loro rispettive consorti attenderli a casa con il mattarello, come la โ€œ๐˜—๐˜ฆ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ญ๐˜ญ๐˜ขโ€ di una vecchissima strip comica del secolo scorso), ma il fatto che, nella teoria psicoanalitica, il padre รจ sempre stato solo una fantasia.


๐—Ÿ๐—ฎ ๐—ฝ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜€๐—ถ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ต๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—น๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐—ถ. โ€œ๐˜๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ท๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ช๐˜ถฬ€ ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ง๐˜ฐ๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ช ๐˜ด๐˜ต๐˜ข๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ข ๐˜ท๐˜ช๐˜ท๐˜ฐโ€. Questa piccola frase contiene l'intera teoria di Freud sui padri: esistono solo quando non esistono piรน. รˆ solo dopo il banchetto cannibalico di ๐—ง๐—ผ๐˜๐—ฒ๐—บ ๐—ฒ ๐—ง๐—ฎ๐—ฏ๐˜‚ฬ€ che per Freud nasce davvero il regno del padre. Ma quale padre? Certamente non i padri reali, che, alla fine, sono soltanto figli spaventati e pieni di sensi di colpa. Quando Freud li fa entrare in scena, รจ sempre per ricordarci la loro miseria, siano il padre pazzo del presidente della Corte d'Appello di Dresda, Daniel Paul Schreber, o il bonhomme che gli portรฒ in cura il figlioletto Hans. Con quali parole Freud termina la descrizione del decorso dell'analisi di questo bambino? โ€œ๐˜”๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ถ๐˜ค๐˜ค๐˜ช๐˜ฅ๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ - scrive Freud - ๐˜๐˜ข๐˜ฏ๐˜ด ๐˜ญ๐˜ฐ ๐˜ณ๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ค๐˜ถ๐˜ฐ ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ถ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ฐ ๐˜ข ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜จ๐˜ญ๐˜ช๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฏ๐˜ขโ€. Inoffensivo, persino ridicolo, il padre di Hans esce cosรฌ di scena. L'analisi di Hans finirร  solo quando, dopo 13 anni, un ragazzino si recรฒ da Freud: era Hans che, dopo aver ha letto la sua storia clinica, aveva voluto incontrare l'uomo che l'aveva scritta. Edipo era giunto a Colono.


๐—ฃ๐—ฒ๐—ฟ ๐—™๐—ฟ๐—ฒ๐˜‚๐—ฑ, ๐—ถ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ ๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ถ ๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐˜€๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ถ: ๐—ญ๐—ฒ๐˜‚๐˜€, ๐— ๐—ผ๐˜€๐—ฒฬ€, ๐——๐—ถ๐—ผ ๐—ฒ, ๐—ถ๐—ป๐˜‚๐˜๐—ถ๐—น๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ๐—ฟ๐—น๐—ผ, ๐—น๐˜‚๐—ถ ๐˜€๐˜๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ผ. Lacan, dal canto suo, ha fatto della funzione del padre uno dei punti del propugnato ritorno a Freud. Ma chi รจ il padre di cui parla ๐—Ÿ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฎ๐—ป? โ€œ๐˜“๐˜ข ๐˜ง๐˜ถ๐˜ฏ๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฑ๐˜ญ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ด๐˜ฐ ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜Œ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฑ๐˜ฐ ๐˜ฆฬ€ ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฅ๐˜ช ๐˜ฆ๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ถ๐˜ฏ ๐˜ด๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ง๐˜ช๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ฐ๐˜ด๐˜ต๐˜ช๐˜ต๐˜ถ๐˜ช๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ข๐˜ญ ๐˜ด๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ง๐˜ช๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ, ๐˜ค๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฆฬ€ ๐˜ข๐˜ญ ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ง๐˜ช๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ต๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฅ๐˜ฐ๐˜ต๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ด๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฃ๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ช๐˜ป๐˜ป๐˜ข๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ, ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ด๐˜ช๐˜จ๐˜ฏ๐˜ช๐˜ง๐˜ช๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ๐˜ต๐˜ฆ ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฏ๐˜ฐโ€ (๐˜‘. ๐˜“๐˜ข๐˜ค๐˜ข๐˜ฏ ๐˜“๐˜ฆ๐˜ด ๐˜ง๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ต๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ด ๐˜ฅ๐˜ฆ ๐˜ญ'๐˜๐˜ฏ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ด๐˜ค๐˜ช๐˜ฆ๐˜ฏ๐˜ต - Seminario del 15 gennaio 1958). Ma se la funzione del padre รจ determinata da questa sostituzione, cioรจ dal โ€œ๐˜ฑ๐˜ฐ๐˜ด๐˜ต๐˜ฐ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆ ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฎ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ณ๐˜ช๐˜ด๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ท๐˜ข ๐˜ข๐˜ญ ๐˜•๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ ๐˜—๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ ๐˜ฏ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜ฑ๐˜ณ๐˜ฐ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ป๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ๐˜ข ๐˜“๐˜ฆ๐˜จ๐˜จ๐˜ฆโ€, allora il padre รจ solo una figura retorica, una metafora. La psicoanalisi ha cercato di re-inventare il ruolo del padre. รˆ riuscita solo a creare un padre senza ruolo e un ruolo senza padre.


๐—Ÿ๐—ฎ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฎ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ป๐—ถ๐˜๐—ฎฬ€ ๐—ฒฬ€ ๐˜€๐˜๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฎ๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฎ๐—ณ๐—ณ๐—ฟ๐—ผ๐—ป๐˜๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—น๐—ผ๐˜€๐—ผ๐—ณ๐—ถ๐—ฎ ๐˜€๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ฎ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ. In sintesi, ci si domandava se la paternitร  coincidesse con lโ€™essenza di Dio o fosse solo un suo attributo. ๐—š๐—ถ๐—น๐—ฏ๐—ฒ๐—ฟ๐˜ ๐—ฑ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ ๐—ฃ๐—ผ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒฬ๐—ฒ, allievo di Bernard de Chartres, pensava che la paternitร  di Dio esprimesse una relazione e non una proprietร  essenziale. Per Gilbert, la paternitร  non esisteva di per sรฉ, nemmeno in Dio: si รจ padri solo in relazione a un figlio. ๐—ฆ๐—ฎ๐—ป ๐—ง๐—ผ๐—บ๐—บ๐—ฎ๐˜€๐—ผ riteneva, invece, che - mentre nelle creature la paternitร  e la filiazione esprimono relazioni e nessuno puรฒ essere padre o figlio se non in relazione a un altro padre e figlio - la paternitร  di Dio non fosse distinguibile dalla sua essenza. Cosรฌ, mentre il padre delle dee madri (e della societร  del gender) รจ definito in relazione alle donne; il padre della psicoanalisi รจ definito in relazione ai figli; il padre della religione cristiana รจ l'idea platonica di padre, il modello per cui ogni altro padre รจ detto, per analogia, padre.


๐—ข๐—ฟ๐—ฎ, ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฐ๐—น๐˜‚๐—ฑ๐—ฒ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ฏ๐—ฟ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฎ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ด๐—ด๐—ถ๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฎ๐˜๐˜๐—ฟ๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—ฎ๐—น๐—ฐ๐˜‚๐—ป๐—ฒ ๐—ถ๐—บ๐—บ๐—ฎ๐—ด๐—ถ๐—ป๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ณ๐—ถ๐—ด๐˜‚๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฎ๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ป๐—ฎ ๐—ถ๐—ป ๐˜ƒ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜€๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, vorrei proporvi una mia risposta su chi sia il padre. Secondo me, il padre si annida tra le pagine di un libro, il ๐˜ญ๐˜ช๐˜ฃ๐˜ณ๐˜ฐ ๐˜Ÿ๐˜๐˜ ๐˜ฅ๐˜ฆ๐˜ญ๐˜ญ'๐˜–๐˜ฅ๐˜ช๐˜ด๐˜ด๐˜ฆ๐˜ข. Ulisse รจ sbarcato a Itaca dopo dieci anni di avventure. In incognito, ha trovato ospitalitร  presso il guardiano di maiali Eรปmeo. Lรฌ ha la fortuna di incontrare suo figlio Telemaco. Non si tratta di un evento marginale nell'economia del poema, poichรฉ il tema della ricerca tra padre e figlio รจ uno dei temi centrali dell'Odissea. Inizialmente, Telemaco non riconosce il padre, a cui la dea Athena ha conferito lโ€™aspetto di un allevatore di maiali. Ora, perรฒ, la dea sa che รจ giunto il momento del disvelamento e, con un solo gesto, ripulisce Ulisse da ogni sporcizia, lo veste con una tunica bianca e gli ridona un aspetto giovanile. Telemaco, rimane sconvolto dal prodigio e si rivolge tremante al padre, pensando che sia un dio, chiedendogli di risparmiarlo. Al che Ulisse risponde: โ€œ๐˜•๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ด๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ถ๐˜ฏ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ฐ, ๐˜ฏ๐˜ฐ: ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ฆฬ ๐˜ฎ๐˜ช ๐˜ด๐˜ฑ๐˜ข๐˜ค๐˜ค๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ ๐˜ช๐˜ฎ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ต๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ? ๐˜๐˜ฐ ๐˜ด๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฐ ๐˜ต๐˜ถ๐˜ฐ ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ฅ๐˜ณ๐˜ฆ, ๐˜ค๐˜ฐ๐˜ญ๐˜ถ๐˜ช ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ ๐˜ช๐˜ญ ๐˜ฒ๐˜ถ๐˜ข๐˜ญ๐˜ฆ ๐˜ด๐˜ต๐˜ข๐˜ช ๐˜ด๐˜ช๐˜ฏ๐˜จ๐˜ฉ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ป๐˜ป๐˜ข๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฐโ€ (Od. XVI, 187-188). Credo che questa sia la piรน bella definizione di paternitร  che mai sia stata fornita: la paternitร  รจ un reciproco riconoscersi che ha in sรฉ qualcosa di divino. Con la loro luce sfolgorante, gli dรจi nascondono i padri, perรฒ dietro e a fianco ogni padre cโ€™รจ sempre un dio. รˆ a questo dio che i padri si devono rivolgere se vogliono che loro figlio li riconosca. Non รจ un dio dalle ali dโ€™oro e la voce possente: parla a toni bassi, quasi sussurra, bisogna saperlo intendere, ยซ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ฏ ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ค๐˜ฆ ๐˜ฏ๐˜ฆฬ ๐˜ฏ๐˜ข๐˜ด๐˜ค๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ฆ, ๐˜ฎ๐˜ข ๐˜ช๐˜ฏ๐˜ฅ๐˜ช๐˜ค๐˜ข.ยป


๐—˜๐—ฟ๐—ผ ๐—ฝ๐—ถ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ผ - ๐—บ๐—ผ๐—น๐˜๐—ผ ๐—ฝ๐—ถ๐—ฐ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ผ, ๐—ฑ๐—ถ๐—ฟ๐—ฒ๐—ถ - ๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ผ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—บ๐—ถ๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—ฑ๐—ฟ๐—ฒ, ๐—ถ๐—ป ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฑ๐—ฎ ๐—บ๐—ถ๐—ฎ ๐—ป๐—ผ๐—ป๐—ป๐—ฎ ๐—ถ๐—ป ๐—ฐ๐—ฎ๐—บ๐—ฝ๐—ฎ๐—ด๐—ป๐—ฎ. Lo ricordo come adesso: siamo alla stazione di Roma, mio padre รจ sulla banchina ferroviaria, proprio sotto la carrozza dal cui finestrino io lo guardo. Mi sta iniziando a salutare. Io ho sete. Gli chiedo un bicchiere di succo d'arancia. Lui, svelto, si allontana a prenderlo. Intanto, il treno inizia a muoversi lentamente, poi sempre piรน velocemente. Mi affaccio al finestrino e vedo mio padre lontano, con un bicchiere in mano, sollevato e proteso verso di me, che corre, corre, corre: ha il cappotto grigio aperto, che svolazza disordinatamente. Poi la sua figura, sempre piรน piccola, scompare in lontananza, sino a che non riesco piรน a vederlo. Non ci siamo nemmeno salutati.


โ€œ๐™‹๐™–๐™ง๐™ฉ๐™ž๐™ง๐™š ๐™šฬ€ ๐™ช๐™ฃ ๐™ฅ๐™ค' ๐™ข๐™ค๐™ง๐™ž๐™ง๐™šโ€, ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ผฬ€ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ผ๐—ณ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ฎ ๐—ถ๐—น ๐—บ๐—ถ๐—ผ ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ผ ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฎ, quando gli raccontai questo episodio. Ascoltai e tacqui, dentro di me pensai: โ€œ๐˜š๐˜ชฬ€, ๐˜ต๐˜ถ ๐˜ฉ๐˜ข๐˜ช ๐˜ณ๐˜ข๐˜จ๐˜ช๐˜ฐ๐˜ฏ๐˜ฆ: ๐˜ฑ๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ฐฬ€ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช, ๐˜ต๐˜ณ๐˜ข ๐˜ฏ๐˜ฐ๐˜ช ๐˜ฅ๐˜ถ๐˜ฆ, ๐˜ฑ๐˜ข๐˜ณ๐˜ต๐˜ช๐˜ท๐˜ข ๐˜ฆ ๐˜ค๐˜ฉ๐˜ช ๐˜ฎ๐˜ฐ๐˜ณ๐˜ช๐˜ท๐˜ข?โ€.



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